La autorevole partecipazione di Papa Francesco all’ultimo G7 svoltosi in Puglia ( Italia ) nello scorso mese di giugno e la sua relazione sull’IA per dare un contributo fattivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale della stessa, mi spinge ad una riflessione dell’argomento attenzionato già da alcuni decenni .
Non vi è dubbio alcuno che essa sta modificando (se non l’ha già del tutto modificata ) l’informazione, la comunicazione e la convivenza civile tra gli uomini e proprio per questo motivo ( come afferma lo stesso Papa Francesco) “spetta all’uomo decidere se essa deve diventare cibo per gli algoritmi oppure occorre nutrire di libertà il proprio cuore , senza il quale non si cresce nella sapienza; perciò bisogna governarla per allineare i sistemi dell’IA ad una comunicazione pienamente umana che ponga al centro dello sviluppo sociale l’uomo e la sua dignità” .
L’IA è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività; permette ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce, risolvere problemi ed agire verso un obiettivo specifico .
Il computer riceve i dati ( già preparati o raccolti tramite sensore ), li processa e risponde. I sistemi di IA invece, sono capaci di adattare il proprio comportamento analizzando gli effetti delle azioni precedenti e lavorando in autonomia. Essa è sempre piu centrale per la trasformazione digitale della società ed è diventata una delle priorità nel panorama dell’attività di legiferazione del Parlamento Europeo.
Alcuni tipi di IA esistono da piu di 50 anni, ma i progressi nel funzionamento dei computer, la disponibilità di enormi quantità di dati e lo sviluppo di nuovi algoritmi hanno portato a grandi balzi in avanti della tecnologia negli ultimi anni che ha trasformato tutti gli aspetti della vita quotidiana e dell’economia. Ed è per questo che nel giugno 2023 il Parlamento Europeo ha deliberato le prime norme per regolamentare l’IA . Obiettivo del documento è quello di garantire un impiego dell’IA nel massimo rispetto dell’etica, nonchè delle leggi e dei regolamenti all’interno dell’Unione Europea Si dice : l’IA deve essere affidabile, sicura, degna di fiducia e affinché lo sia deve soddisfare tre requisiti fondamentali .
- ESSERE LEGALE: ovvero rispettare le leggi e i regolamenti in vigore a livello nazionale , sovranazionale e internazionale.
- ESSERE ETICA: compatibile con i principi ed i valori umani.
- ESSERE SOLIDALE: sia dal punto di vista tecnico che sociale .
Le linee guida si concentrano sul secondo e sul terzo punto facendo tutte un esplicito richiamo alla “ legalità.
Poi perché sia “ affidabile “ bisogna che l’IA abbia delle fondamenta ; fondamenta che sono state individuate da esperti nei Trattati UE , nella Carta dei Diritti e nella legge internazionale sui diritti umani. Queste devono essere le basi “ in cui l’essere umano gode di uno stato morale unico ed inalienabile di primato nei contesti civili, politici, economici e sociali”. Le norme UE emanate devono, quindi, da una parte governare i processi di intelligenza artificiale che offrono opportunità senza precedenti per migliorare l’efficienza , l’innovazione e la competitività dei processi e dei soggetti nella società; dall’altra, per massimizzare i benefici e mitigare i rischi, devono mirare ad un approccio consapevole che integri i processi di diffusione dell’ IA in modo etico e responsabile nel contesto delle risorse umane ponendo sempre l’uomo e la sua dignita’ al centro dello sviluppo tecnologico.
Ai posteri la verifica !
Francesco Parente