Il gallo cantò. Una sola volta cantò. Questo bastò per portare scompiglio nell’aia, tra gli animali nella stalla, tra gli uomini e le donne in casa e nei campi.
Chicchirichì! Ha cantato ancora, il galletto indisponente. Ha prodotto un po’ di trambusto nella stalla; qualche sbadiglio, senza alcun soprassalto, tra gli uomini e le donne in casa e nei campi.
Chicchirichì! Oggi, canta il gallo. Che può fare? Solo quello sa fare e lo fa bene, ogni mattina. Non succede nulla né in casa, né nei campi, né nella stalla. Gli animali sono tranquilli, nonostante il canto del gallo. Gli uomini e le donne, anche.
Succede sempre così. La novità crea la confusione, la reazione disordinata, scomposta. Appena la consuetudine si ciba della novità, questa non c’è più. Arriva la quiete, talvolta l’oblio.
Ho perso il conto! Non riesco a contare le pecorelle, che c’è sempre un nuovo gallo a cantare! Siamo all’iPhone 12, oppure è “soltanto” l’iPhone 11? La versione più recente di iOS e iPadOS è la 14, uscita il 16 settembre 2020? L’ultima versione beta è la 14.2 beta 4, uscita il 21 ottobre 2020? Oppure, è successo qualcosa nel frattempo? Che ansia! Non sono al passo con i tempi. Sono out.
Nuove versioni hanno soppiantato le precedenti. Altri galli cantano. E’ possibile vedere, in televisione, file interminabili e senza adeguato distanziamento anti-Covid 19. File che procedono ordinatamente verso il futuro, che è già qui! Sembra un’aia, in cui il gallo “Mela” canta e, in fila, ci sono i pavoni e le galline.
Chicchirichì! Chicchì-richì! Chicchirichì! Chi-chi-ri-chì!
Che confusione! Un gran fracasso nell’aia, sembra di stare in parlamento! Ma no, che dico, sembra di stare al mercato, oppure a una trasmissione televisiva dove i panni sporchi si lavano in tv in prima serata, seconda serata, terza serata. Si alternano i giochi a quiz e fatevi i fatti nostri, trasmissioni di uno spessore culturale senza precedenti, su terra ferma e nell’isola, gente comune e famosa, galli ruspanti e rigorosamente di pollicoltura, galline di ogni età, anche di quelle con cui si fa’ il proverbiale buon brodo! A pensarci bene, potrebbe anche essere un ritratto di famiglia, inteso come gruppo sociale-musicale, in cui il tono del canto del singolo deve, come regola di convivenza civile, soverchiare il vociare degli altri, senza distinzione di età, sesso, confessione religiosa. In questo trambusto, qualcuno più avanti nell’età direbbe che “non fa mai giorno, dove tanti galli cantano!” Un po’ la confusione, un po’ abbiamo reciso le nostre radici, fatto sta che non riusciamo a sentire il richiamo della saggezza popolare.
Ssssssss! Silenzio. Il sole si è alzato. Gli uomini e le donne hanno iniziato la loro giornata di lavoro nei campi, in casa, nella stalla. Gli animali si sono impadroniti dell’aia. La vita va avanti anche senza urla, senza baccano, senza confusione, senza il canto del gallo. La fattoria sopravvive al gallo.
Vuoi vedere che anche senza iPhone di ultima generazione, senza l’ultima versione dell’iPad, senza giochi a quiz in tv, senza fatevi i fatti nostri, sulla terraferma e sull’isola, viviamo lo stesso?
Allora, possiamo vivere anche senza black friday amazon, black friday unieuro, black friday pinco pallino e black friday anno X? Sì! La vita è meravigliosa in questo silenzio. “Prrr” è il suono indefinito, affatto volgare, che omaggia tutte queste cose rinunciabili e rompe il silenzio.
P-r-o-v-i-a-m-o.
Filippo Pagliarulo
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